Visualizzazioni totali

giovedì 1 marzo 2012

**SIRIA** SI SPACCA L'ONU


Veto di Russia e Cina
Homs bombardata, sono 337 le persone uccise e circa 1.300 feriti nella città di Homs, capitale della ribellione e della repressione che in 11 mesi, secondo le Nazioni unite, ha fatto oltre 5.400 le vittime. Cosa c'è dietro il "Niet" della Russia? ... Ma perché la Russia, che nei confronti delle sorti del regime di Muammar Gheddafi aveva mostrato una sorta di “attiva” indifferenza, si scalda tanto sulla crisi siriana? Una risposta potrebbe essere quella dei legami commerciali tra Mosca e Damasco, fatti soprattutto di armi. Tante armi. Secondo Richard Galpin, che ha condotto una inchiesta per la Bbc, lo scorso 10 gennaio un cargo russo pieno di container è stato costretto a gettare l’ancora a sorpresa nel porto di Limassol, a Cipro.
Le motivazioni ufficiali - scrive Galpin - erano le pessime condizioni del mare. I funzionari portuali sono saliti sulla nave russa e hanno trovato un “carico pericoloso”. Secondo fonti del giornalista della Bbc, quel carico consisteva in tonnellate di munizioni destinate alle forze di sicurezza siriane, sulle quali pende l’accusa di aver commesso (e di commettere ancora) atrocità contro i civili, brutali uccisioni e torture di ogni genere.
Quella del cargo russo fermo a Limassol è solo “l’ultima consegna di armi e munizioni” fatta da Mosca a Damasco. Secondo alcune stime, il 10% del commercio globale di armi russe ha come destinatario la Siria, che con Mosca ha firmato contratti per circa 1 miliardo e mezzo di dollari, al fine di ottenere un approvvigionamento puntuale. Oltre alle munizioni, ultimamente la Russia è stata “prodiga” con la Siria di vari altri prodotti militari, da sistemi di difesa aerei ad armi anti-carro. Mosca ci tiene a ribadire che questo tipo di commercio non viola le sanzioni internazionali contro il regime di Assad, perché si tratta “semplicemente”, di onorare contratti già siglati.
Insomma, a pensar male si commette peccato, ma qualche volta ci si prende: non sarà che tutto l’attivismo di Mosca in sede al Consiglio dell’Onu sia in realtà motivato dalla necessità di non perdere un tesoretto miliardario, che sta alacremente rimpinguando le casse del Cremlino?
http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-16797818 — con Marzia Barby.

Nessun commento:

Posta un commento